ARCHIVIOBalvano: un film sulla più grande tragedia ferroviaria d’Italia

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POLLA (SA)- Primi ciak per ”Volevo solo vivere, treno 8017 l’ultima fermata” , film che narra la tragedia del treno 8017, il piu’ grave incidente ferroviario per numero di vittime della storia d’Italia. In questi giorni, Polla, paese in provincia di Salerno, e il suo scalo ferroviario sono il set del film-documentario.

 

 

“Volevo solo vivere, treno 8017 l’ultima fermata”, ispirato alla tragedia di Balvano (PZ) del marzo 1944, che rappresenta il piu’ grande disastro ferroviario in Italia con circa 600 vittime. tragedia-di-Balvano-300x147L’incidente ferroviario avvenne nel marzo del 1944, il treno 8017 era stato adibito al trasporto del legno da utilizzare nella ricostruzione dei ponti distrutti dalla guerra, parti’ da Napoli con destinazione Potenza. Ma su di esso erano presenti anche centinaia di clandestini che, stremati dalla guerra, cercavano di raggiungere i paesi di montagna lucani sperando di poter acquistare derrate alimentari in cambio di sigari e caffe’ distribuiti dagli statunitensi. Tra le stazioni di Balvano e di Bella-Muro Lucano, il treno rimase bloccato all’interno di una galleria e i passeggeri imprigionati presto furono asfissiati dai gas nocivi prodotti dalle locomotive.

Il set del film nel piccolo scalo ferroviario di Polla (SA) e’ stato accolto dalla comunita’ pollese con grande entusiamo. Infatti, l’ex stazione, chiusa ormai da decenni perche’ parte della linea interrotta Sicignano-Lagonegro, ha da poco rivisto la luce, grazie al lavoro dei volontari della Pro Loco Tanagro Pollese che ne hanno ripristinato i locali e bonificato la zona circostante. ‘‘E’ un onore per noi pollesi ospitare le riprese di questo film – dichiara Nicola Abate, presidente della Pro Loco – ci fa tanto piacere che la zona sia stata presa in considerazione per un cortometraggio. Grazie al nostro impegno di bonifica e riqualificazione della zona e’ possibile ora riutilizzare questi luoghi in altro modo e per il bene comune”. Il docu-film, nato da un’idea di Giuseppe Esposito, e’ diretto dai registi Antonino Miele e Vito Cesaro e annovera tra i suoi interpreti attori del calibro di Carlo Croccolo, Nicola Acunzo ed Emiliano De Martino.
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Redazione Eolopress

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