SALERNO- “Il sito longobardo di San Pietro a Corte di Salerno andava inserito di diritto nel percorso Unesco“. Lo ha affermato il presidente dei Gruppi Archeologici d’Italia Enrico Ragni alla XV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum.
Il sito, per Ragni, e’ “un’eccellenza. Per valore storico, documenti, decorazioni, materiali. E’ stata una dimenticanza troppo grande, dovuta al fatto che, a torto, la storia longobarda salernitana e’ stata considerata secondaria e tarda. Invece il principe Arechi e’ riuscito, con Salerno, a prolungare la storia longobarda fino al 1100 circa. San Pietro a Corte e’ l’unica reggia longobarda non inserita nei percorsi Unesco. Viene gestita proprio nell’ottica del volontariato, dalle lampadine da cambiare alle visite guidate”.