ARCHIVIOMaria Incarnato non è stata investita: è stata assassinata

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Carabinieri culo auto

PRAIA A MARE (CS)- Omicidio. E’ questo l’atto d’accusa, al momento rivolto contro ignoti, che la procura della Repubblica di Paola, contesta all’assassino o agli assassini di Maria Incarnato, la 57enne di origini campane, ritrovata seminuda, ferita e assiderata in un canale di Praia.

 

Per le troppe ferite riportate e per il troppo tempo rimasta in acqua, il cuore della donna non ha retto ed ha smesso di battere nella notte. Ora viene il difficile. Trovare chi l’ha ridotta così e perchè. Sin dal momento del suo ritrovamento, i carabinieri della stazione di Praia a Mare, sotto il coordinamento dei militari dell’Arma della Compagnia di Scalea, diretti dal capitano Vincenzo Falce, hanno cercato di raccogliere sul luogo del rinvenimento indizi e tracce di colpevolezza.

La donna, secondo una prima sommaria ricostruzione, potrebbe, lo dicono le ecchimosi riscontrati sul corpo e i lividi post-mortem, essere stata violentata e poi gettata nel canale, forse spinta anche con un’auto. Ma da chi? E anche perchè? Raptus, tragedia, incidente, le possibile ipotesi.

Il profilo di Maria Incarnato è quello di una donna che, da tempo, si era stabilita a Tortora, località dell’Alto Tirreno cosentino, ad un paio di chilometri dal luogo dov’è stata ritrovata. Dalle prime informazioni trapelate da ambienti investigativi (c’è il massimo riserbo sulla vicenda) emerge il quadro di una donna che aveva pochi amici e che era solita passeggiare. La procura della Repubblica di Paola ha disposto, come atto dovuto, il sequestro della salma e la nomina di un anatomopatologo, incaricato di effettuare l’esame autoptico sulla donna. Sarà l’autopsia, infatti, a chiarire meglio i punti di questa tragica morte e mettere insieme i tanti, troppi, tasselli sparpagliati di questo puzzle.

I carabinieri, già dopo il rinvenimento della donna nel canale (la sua presenza era stata notata per via di un piede che sporgeva dal canale, ndr), hanno inziato a raccogliere informazioni sulla donna, ascoltando le testimonianze di amici e conoscenti della 57enne. I militari dell’Arma pensano che ascoltando la voce di chi conosceva piò o meno bene la 57enne, in modo da poter anche avere un punto d’inzio importante su cui puntare l’avvio delle indagini di routine.

Stamattina i carabinieri, intanto, sono ritornati sul luogo del ritrovamento per riprendere le attività d’intelligence e cercare qualche nuovo indizio. Casomai la firma di chi ha ucciso Maria.

(quicosenza.it)

Redazione Eolopress

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