NAPOLI- “Un’opera di disinformazione” le cui conseguenze si abbattono gravemente su “300mila persone, l’equivalente di una media citta’”. Lo denunciano i senatori campani del Pdl e Pasquale Viespoli (Cn), nella conferenza stampa a palazzo Madama in cui l’ex ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma annuncia che i 18 componenti campani del partito a palazzo Madama “non voteranno piu’ la fiducia a questo governo che ha fornito il pretesto a Pd e Idv per chiedere che venisse tolto dal calendario dei lavori d’aula il ddl sul condono edilizio in Campania”.
Nitto Palma spiega che il provvedimento mira “a riaprire i termini del condono del 2003 non per l’intero territorio nazionale ma soltanto per la Campania, che non ne ha potuto ususfruire a seguito delle legge regionali dell’allora giunta Bassolino, poi dichiarate incostituzionali dalla Consulta”.
In ballo ci sono 70mila possibili demolizioni, con ripercussioni per circa 300mila persone. Palma ricorda, inoltre, che l’Anci regionale e 200 sindaci “hanno invocato l’intervento della politica”. Ma ieri in Senato e’ stato bocciato il punto del calendario deciso in conferenza dei capigruppo.
“Il governo non e’ stato neutrale -denuncia l’esponente Pdl- sia con un’intervista di Clini, sia con un parere espresso in modo generico dal sottosegretario: il risultato e’ che Pd e Idv hanno chiesto la ‘scalendarizzazione’ del provvedimento”, che poi e’ passata. “Si e’ creato un grave precedente -avverte Viespoli- perche’ un parere negativo del governo sembra poter imporre il calendario all’aula del Senato”. Fatto sta che l’esecutivo, da oggi, perde al Senato il voto di 18 senatori su ogni fiducia che verra’ posta (compresa quella sul decreto sanita’).