EBOLI (SA)- Dal circolo ebolitano di Sel riceviamo e pubblichiamo: «L’ultima interrogazione di Sinistra Ecologia e LIBERTA’ stavolta ha come oggetto la questione della sede distaccata del tribunale di cui il Governo ha decretato la chiusura, in un “silenzio assordante” della città, delle forze politiche e di quelle sociali. Sembra che la questione della chiusura del tribunale sia questione che riguardi soltanto le associazioni forensi…
Gravissimo il ritardo con cui il consiglio comunale è stato investito della questione (il 20 luglio u.s.) quasi a voler zittire quelle forze come S.E.L. che da mesi chiedevano il coinvolgimento della massima assise comunale; gravissima la sottovalutazione di quanto stava avvenendo, al punto da far etichettare come strumentale l’allarme lanciato esattamente un anno fa dal nostro partito, alla luce delle prime avvisaglie della volontà dell’allora governo berlusconi (il minuscolo è d’obbligo…) che si era concretizzata nell’incontro fra l’allora ministro della Giustizia con il Presidente della Repubblica per illustrare il piano della riduzione della spesa della Giustizia, che già contemplava la chiusura di tutte le sedi distaccate di tribunale.
Il governo Monti si è mosso, pedissequamente, sulla scia di quanto predisposto dal governo berlusconi, con una sola differenza: è cambiata la maggioranza che regge il Governo, oggi anche il P.D. si ritrova a sostenere quelle scelte.
Comprendiamo, quindi, l’imbarazzo delle forze locali di destra, di centro e del p.d. che sarebbero dovute entrare in rotta di collisione con il Governo nazionale che esse, tutte, sostengono!
L’imbarazzo, la volontà di una convocazione consiliare formale e di facciata venne palesata con la proposta di deliberazione pervenuta in consiglio comunale: chiedere al governo ed all’onorevole Ministro della Giustizia il mantenimento della sezione distaccata di Eboli.
Mancavano solo le “scuse” per avere osato mettere bocca sulle scelte del governo Monti.
Fortunatamente, il consiglio comunale, anche grazie al lavoro di S.E.L., rivendicò il proprio ruolo di indirizzo e di punto di riferimento delle istanze della città, e quella deliberazione, completamente cambiata, prevedeva:
1) un manifesto firmato da tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale di mobilitazione di tutte le forze sociali, politiche e dei cittadini di Eboli, a difesa della sede staccata del tribunale;
2) di presentare, in caso di conferma del provvedimento di chiusura della sede staccata del tribunale, opposizione in tutte le sedi giurisdizionali possibili;
3) una riconvocazione in via d’urgenza del consiglio comunale per valutare le iniziative da mettere in campo a difesa della sede staccata del tribunale.
Il Governo ha confermato la scelta di chiusura del tribunale di Eboli; noi, però, non abbiamo visto il manifesto che il consiglio aveva deliberato di predisporre ed affiggere! Non c’è stata alcuna riconvocazione del consiglio comunale, nuovamente tagliato fuori da una questione così importante (senza che alcun consigliere né di maggioranza né dell’ “opposizione ” di destra, prendesse la parola per ricordare tale decisione che era stata assunta il 20 luglio precedente; non abbiamo alcuna notizia delle iniziative anche in sede legale che l’Amministrazione ha inteso assumere, seguendo l’indicazione del Consiglio.
Comprendiamo, dunque, l’imbarazzo in cui destra, centro e p.d. locali si trovano su questa vicenda, presi come sono a dare giustificazioni all’azione devastante del governo Monti, ma arrivare ad accantonare le istanze della propria città ci sembra atto irresponsabile e politicamente gravissimo!
In consiglio comunale il nostro rappresentante ricordò che le battaglie, su questioni così importanti, si fanno per vincere e non per prendere in giro i cittadini, e che nella battaglia il rompere la tessera di un partito di appartenenza, che a livello nazionale avalla atti che danneggiano una comunità (così come la scelta di chiudere la sezione staccata del tribunale di Eboli danneggia non solo Eboli, ma un’ intera area che su quel tribunale gravita, privandola di un fondamentale presidio di democrazia e di giustizia!) è una cosa che si può fare, se in quella battaglia si crede. Probabilmente ad Eboli hanno prevalso altre esigenze (nella maggioranza e nell’opposizione di destra!): siamo sotto elezioni, ottenere una candidatura è il sogno di tanti! Tanto, poi, quella che ci rimette è la nostra città.
Noi di Sinistra Ecologia e LIBERTA’ torniamo a chiedere che la questione del tribunale torni in consiglio comunale, così come a suo tempo stabilito, e chiediamo anche di valutare (se non è stato ancora fatto!) la possibilità di mantenere almeno il giudice di pace, mettendo a disposizione le strutture ed il personale, così come prevede la normativa.
Cerchiamo di non cancellare completamente la presenza delle istituzioni della Giustizia dal nostro territorio. Ovviamente, daremo conto alla città delle risposte che otterremo sulla nostra interrogazione.
SINISTRA ECOLOGIA e LIBERTA’
Circolo “La Sinistra” – Eboli