EBOLI (SA)- Dal capogruppo Fli, Paolo Polito* (foto) riceviamo e pubblichiamo: «Dopo la formulazione degli auguri per il nuovo anno scolastico, è nostro dovere rappresentare ai responsabili tecnici e politici ogni disfunzione o problematica che riscontriamo o che ci viene opportunamente segnalata. Lo facciamo volentieri, con la dovuta serietà e altrettanta fermezza, al solo scopo di migliorare la qualità della vita nella nostra Città.
Riteniamo utile segnalare agli organi competenti alcune disfunzioni riferibili alla scuola dell’infanzia “Agatino Aria”, ricordando sin da adesso che, oltre al caso specifico, i suddetti organi competenti si dovranno far carico delle medesime problematiche qualora riscontrate in ogni altro plesso scolastico.
Risulta che una classe è composta di 28 alunni ed occupa un’aula di mq.24 ca.
In primo luogo si richiama il D.M. 18.12.1975 “Norme tecniche aggiornate relative all’edilizia scolastica, ivi compresi gli indici di funzionalità urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica”.
In riferimento alla funzionalità didattica, il suddetto decreto prevede – per garantire condizioni igieniche e sanitarie compatibili con l’attività didattica – i seguenti standard minimi di superficie:
– scuola dell’infanzia – mq/alunno 1,80.
La norma sembrerebbe non rispettata; infatti per 28 alunni occorrerebbe un’aula di almeno mq.50, ovvero un’aula di mq 24 potrebbe ospitare non più di 14 alunni.
All’atto della formazione delle classi una delle prime verifiche che il dirigente scolastico, nella sua qualità di “datore di lavoro” ai fini della sicurezza, deve effettuare, è quella relativa al rispetto dei parametri previsti dalle norme che impongono limiti all’affollamento delle aule scolastiche.
Gli standard abitativi descritti determinano una cubatura di aria pro-capite adeguata che se non viene rispettata può causare danni alla salute per un non corretto ricambio d’aria. Inoltre, la loro inosservanza comporta la decadenza dalla validità del certificato di agibilità e del certificato di prevenzione incendi rilasciati sulla base della effettiva planimetria e delle dimensioni delle aule e della scuola.
Nel caso di aule di dimensioni inferiori a quelle stabilite dalla legge, il dirigente scolastico, assolto all’obbligo di cui al comma 3 dell’art. 18 del Decreto Legislativo 81/08, con l’inoltro della richiesta di intervento all’Ente proprietario dell’edificio, competente in merito ai lavori di adeguamento degli edifici, attrezzature, impianti, ecc. (per la c.d. messa a norma), ha l’obbligo di adottare le misure alternative al fine di garantire un equivalente livello di sicurezza: ad esempio, nel caso specifico, una proporzionale riduzione del numero degli alunni per classe. Per queste ragioni riteniamo opportuno ricordare ai dirigenti scolastici la necessità di verificare l’acquisizione agli atti della scuola di tutte le certificazioni relative all’agibilità e alle condizioni igienico-sanitarie degli edifici, e, ove mancanti, di richiederne urgentemente il rilascio agli enti preposti (Enti locali e ASL).
Altra norma fondamentale da rispettare è il D.M. 26.8.1992 “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica” del Ministero degli Interni.
Il provvedimento in questione prevede che le aule scolastiche non devono contenere più di 26 persone (25 alunni + 1 docente o 24 alunni in caso di 2 docenti).
Il mancato rispetto degli standard indicati potrebbe costituire rischio grave per la sicurezza degli alunni e del personale in caso di necessità di evacuazione dell’edificio o dell’aula. Inoltre, i Vigili del fuoco potrebbero non rilasciare o revocare il nulla osta antincendio.
Anche in questo caso si ribadisce la necessità di verificare l’acquisizione del nulla-osta (anche provvisorio) che, in caso di mancanza, deve essere anch’esso immediatamente richiesto.
Vi è di più. A proposito di estintori: premesso che dovrebbero essere installati in tutti i plessi scolastici, così come negli uffici comunali, nella biblioteca, nelle sedi del Tribunale e sui mezzi di trasporto, siamo certi che sono in regola con gli obblighi di revisione e manutenzione? Si sa che quando sono “scaduti” si rischia un cattivo funzionamento e la responsabilità non potrà essere addebitata al produttore o manutentore.
Piccoli problemi che possono creare gravi problemi alla salute dei cittadini.
Si può fare qualcosa?
Il nostro compito è di segnalare queste anomalie; il nostro dovere è di vigilare sulle azioni che saranno messe in campo per porvi rimedio. E lo faremo incessantemente, con la fermezza che ci contraddistingue e nella piena consapevolezza di agire solo ed esclusivamente per il bene comune.
Paolo Polito
Consigliere comunale F.L.I.- Eboli
Circolo Giorgio Almirante
* foto da www.politicademente.it