CASTELLAMMARE DI STABIA (NA)- “È pervenuta, ieri mattina in Comune, una pesante lettera anonima contenente minacce di morte in perfetto stile mafioso rivolte alla mia persona, agli assessori e ai consiglieri comunali. La nota, in particolare, risulta essere sostanzialmente la trascrizione letterale di una parte della, purtroppo famosa, minaccia che il «papa» di Cosa nostra, al secolo il boss di mafia Michele Greco, rivolse dalla gabbia, nell’aula bunker dell’Ucciardone, contro il presidente e il collegio giudicante del maxiprocesso”. Lo denuncia il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio (foto).
“La lettera, firmata «Terme di Stabia», giunge, peraltro, in un momento di gravissima tensione sociale legata proprio al purtroppo grave stato di disagio dei lavoratori termali. Chiarisco subito – ha continuato Bobbio – che è mia ferma convinzione che la genesi di questa lettera anonima è lontana un milione di chilometri dal contesto dei lavoratori delle Terme, che ovviamente sono del tutto estranei ad essa. La lettera è allarmante, tuttavia, non solo per il suo contenuto, ma anche perché sta a dimostrare che la tensione sociale, attualmente esistente all’interno delle Terme, è oggetto di una strumentalizzazione sulla pelle e contro gli interessi dei lavoratori da parte di ambienti camorristici. Ieri pomeriggio, mi sono recato a denunciare il fatto presso il locale commissariato della polizia di Stato. La vicenda della lettera anonima si lega, peraltro, ad alcuni allarmanti episodi che si stanno registrando a margine delle tensioni in ambito termale e che dovranno essere verificati dalle autorità competenti. Alcuni di questi episodi – ha concluso Bobbio – sono già a conoscenza delle forze di polizia”.
Castellammare di Stabia, 22 settembre 2012
L’ufficio stampa
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