NAPOLI- Massimo De Caro, l’ex direttore della biblioteca dei Girolamini (foto) in carcere per peculato e associazione per delinquere, e’ stato nuovamente ascoltato dai pm della Procura di Napoli che hanno condotto le indagini sul ‘saccheggio’ della biblioteca di via Duomo. Nuove rivelazioni che potrebbero arricchire l’inchiesta che ha gia’ portato a clamorosi sviluppi investigati e al ritrovo di migliaia di preziosi volumi del valore di milioni di euro stipati in un deposito di Verona.
Secondo l’accusa infatti, De Caro, che era il regista del furto dei manoscritti antichi, gestiva anche il trasloco dei volumi da Napoli a Verona per essere poi spostati in altre regioni d’Italia e all’estero o venduti addirittura in aste private. Ci sono infatti indagini serrate che possono portare luce ad una ipotesi sostenuta dal gip al momento dell’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare: una pianificazione di una “vera e propria organizzazione criminale che ha come fulcro principale la nomina di De Caro a direttore – sosteneva il giudice – Ovvero il primo e fondamentale passaggio di un programma in precedenza predisposto ed organizzato in tutte le sue fasi”.