SALERNO- “C’è una stampa che svolge un ruolo di falsificazione della verità, spacciando calunnie. E’ una cosa inaccettabile, mi indigno ma non mi piego”. Lo ha dichiarato l’On. Edmondo Cirielli (foto) alla webtv della Provincia di Salerno a proposito della notizie relative alla inchiesta giudiziaria sul tesseramento del PdL.
Nell’intervista rilasciata a Marina Santoriello, puntualizza: “C’è una vera e propria emergenza democratica e mi sorprende che a Salerno di fronte a vicende gravissime per ammanchi di diecine di milioni di euro, i giornali hanno taciuto o messo le relative notizie in quarto o quinta pagina”.
Come ho già avuto modo di dire sono uno che si batte da un lato per i principi del garantismo, le persone fino a prova contraria devono essere considerate innocenti, solo una condanna in via definitiva può essere il discrimine, ma ho anche detto che è assolutamente sbagliato assumere posizioni di polemica contro le istituzioni, soprattutto contro la magistratura, e magari solo perché si ha un problema di natura personale, ci si difende nei processi non dai processi, solo che in Italia sta capitando di tutto.
Il problema è che non ci sono i processi, ma ci si deve difendere dai giornali, dalle indiscrezioni che filtrano, spesso false, senza alcun elemento di riscontro; questo è un fatto nazionale grave, c’è una stampa che svolge un ruolo di falsificazione della verità, spacciando delle calunnie per cose vere, addirittura utilizzando delle locandine nelle edicole dei paesi, a livello locale dove ancora più spesso il livello è basso, dove peraltro i giornali locali vivono grazie ai contributi dei comuni, delle Province, in genere tendono a coprire quegli enti pubblici che pagano molto e a sparare a zero contro chi non paga.
E’ una cosa inaccettabile, io da una parte mi indigno, dall’altra non mi piego assolutamente. Nella vicenda specifica non avendo avuto nessun riscontro dalla magistratura non saprei neanche che dire. Quello che leggo sono un cumulo di fesserie che dimostrano anche l’ignoranza di chi le scrive; il reato di voto di scambio si configura quando c’è un’elezione, una competizione elettorale, non certo quando c’è un congresso di partito che è una cosa di un’ associazione che è privata.
Se poi ci sono episodi corruttivi, nel senso che qualcuno ha avuto qualche favore per iscriversi al partito, nel caso specifico dalla Provincia, vanno prima verificate le cose, vanno indagati e sentiti i dirigenti, i funzionari, se hanno commesso qualche abuso, perché la parte politica, e il presidente non prende atti amministrativi, solo allora si possono fare delle valutazioni se ci sta un coinvolgimento anche del politico. Sto cercando di fare una disamina giuridica di aria fritta, finora non ci sta nessun elemento. E’ un attacco mediatico e mi sorprende che a Salerno di fronte a vicende gravissime di ammanchi di decine di milioni di euro, i giornali hanno taciuto o messo in quarta, quinta pagina alcuni fatti e invece, per questioni che appaiono chiaramente tutte da dimostrare ed inconsistenti, si sparano titoloni in prima pagina.
Vedremo quello che succederà ma c’è una vera e propria emergenza democratica che è questo atteggiamento calunniatorio e diffamatorio che alcuni giornaletti di periferia spacciano per informazione.
Come ho già avuto modo di dire sono uno che si batte da un lato per i principi del garantismo, le persone fino a prova contraria devono essere considerate innocenti, solo una condanna in via definitiva può essere il discrimine, ma ho anche detto che è assolutamente sbagliato assumere posizioni di polemica contro le istituzioni, soprattutto contro la magistratura, e magari solo perché si ha un problema di natura personale, ci si difende nei processi non dai processi, solo che in Italia sta capitando di tutto.
Il problema è che non ci sono i processi, ma ci si deve difendere dai giornali, dalle indiscrezioni che filtrano, spesso false, senza alcun elemento di riscontro; questo è un fatto nazionale grave, c’è una stampa che svolge un ruolo di falsificazione della verità, spacciando delle calunnie per cose vere, addirittura utilizzando delle locandine nelle edicole dei paesi, a livello locale dove ancora più spesso il livello è basso, dove peraltro i giornali locali vivono grazie ai contributi dei comuni, delle Province, in genere tendono a coprire quegli enti pubblici che pagano molto e a sparare a zero contro chi non paga.
E’ una cosa inaccettabile, io da una parte mi indigno, dall’altra non mi piego assolutamente. Nella vicenda specifica non avendo avuto nessun riscontro dalla magistratura non saprei neanche che dire. Quello che leggo sono un cumulo di fesserie che dimostrano anche l’ignoranza di chi le scrive; il reato di voto di scambio si configura quando c’è un’elezione, una competizione elettorale, non certo quando c’è un congresso di partito che è una cosa di un’ associazione che è privata.
Se poi ci sono episodi corruttivi, nel senso che qualcuno ha avuto qualche favore per iscriversi al partito, nel caso specifico dalla Provincia, vanno prima verificate le cose, vanno indagati e sentiti i dirigenti, i funzionari, se hanno commesso qualche abuso, perché la parte politica, e il presidente non prende atti amministrativi, solo allora si possono fare delle valutazioni se ci sta un coinvolgimento anche del politico. Sto cercando di fare una disamina giuridica di aria fritta, finora non ci sta nessun elemento. E’ un attacco mediatico e mi sorprende che a Salerno di fronte a vicende gravissime di ammanchi di decine di milioni di euro, i giornali hanno taciuto o messo in quarta, quinta pagina alcuni fatti e invece, per questioni che appaiono chiaramente tutte da dimostrare ed inconsistenti, si sparano titoloni in prima pagina.
Vedremo quello che succederà ma c’è una vera e propria emergenza democratica che è questo atteggiamento calunniatorio e diffamatorio che alcuni giornaletti di periferia spacciano per informazione.
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