ARCHIVIOPretendere dal partner soldi per le sigarette oggi è reato

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SALERNO- Chi pretende dal consorte, con metodi non proprio ortodossi, i soldi per comprare le sigarette rischia una condanna per estorsione. Parola di Cassazione che spiega come le bionde non siano da ricomprendere nel “novero dei legami di solidarieta’ familiare”, per cui pretendere dal partner i soldi per acquistare sigarette rappresenta un “ricavo ingiusto”. E’ per questa ragione che un 52enne salernitano si e’ visto convalidare in Cassazione una condanna, tra le altre, per il reato di estorsione “per avere posto in essere atti di violenza in danno della moglie per ottenere somme di minima entita’”.

Come ricostruisce la sentenza 25750 della Terza sezione penale, F.S. aveva preteso dalla moglie E.F. una modestissima somma pari a 5-10 euro per comprare le sigarette. Ne era seguita la denuncia della consorte e la condanna di F.S. per estorsione da parte della Corte d’appello di Salerno, nell’ottobre 2011. Inutile l’originale difesa dell’uomo in Cassazione, volta a dimostrare che i soldi per le sigarette pretesi dalla moglie non costituivano un “ricavo ingiusto essendo le sigarette inquadrabili tra i legami di solidarieta’ familiare“. Tanto piu’, aveva osservato ancora la difesa, che si era trattato di 5-10 euro. Piazza Cavour ha respinto la tesi difensiva e, oltre a censurare gli “atti intimidatori” alla moglie, ha chiarito che le sigarette non si possono “ricondurre nel novero dei legami di solidarieta’ familiare”. Da qui il rigetto del ricorso. 
Adnkronos

 

Redazione Eolopress

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