EBOLI (SA)- Dal gruppo “Liberi e Riformisti” riceviamo e pubblichiamo:«Quanto costa al comune di Eboli l’operato di Melchionda, il suo aver abbandonato il programma elettorale, l’aver rifiutato la trasparenza e la collegialità delle decisioni, per trattare uno ad uno, inventando la maggioranza variabile, quella che si compone e si scompone ad ogni Consiglio comunale chiamato ad approvare provvedimenti dai risvolti molto pratici?
Il Sindaco non invochi scuse, non ammanti la realtà di una crisi di potere, con discussioni di programma e di politica. Di questo, in ciò che sta accadendo ad Eboli, non vi è proprio nulla.
Egli è solo vittima dei suoi stessi metodi: aver trattato con i singoli consiglieri per raccattare sedici voti su provvedimenti discutibili, a vantaggio di privati che si aggirano nel Municipio facendola da padroni e a danno di Eboli.
Ora paga dazio perché qualche consigliere gli chiede il conto. Hanno imparato come si fa ed intendono farsi ricompensare con prebende politiche di ogni sorta per i servigi resi, aumentando il “prezzo” giorno dopo giorno: l’assessore, l’ASIS, la Multiservizi.
Aver già messo mano alla giunta per due volte è solo il sintomo, ma la malattia resta lui con i suoi metodi, la sua ambizione, l’anteporre il suo destino personale, il suo tirare a campare, agli interessi dei cittadini che ne hanno già subito enormi danni.
Qualche esempio: lo scempio sulle colline di Eboli, prima con il parco fotovoltaico di San Donato che procura vantaggi a tutti gli interessati, tranne agli Ebolitani, poi con i trecento alloggi in zona agricola sopra Fontanelle del geom. Baglieri, quello che ha messo in ginocchio le casse del comune con il caso ‘Aracne’ intascando quasi due milioni di euro, infine la svendita del macello comunale, con una permuta che considera come ricavo per il comune anche le piazze, le strade ed i marciapiedi, opere che comunque si sarebbero realizzate con gli oneri di urbanizzazione.
Se questo è l’andazzo, c’è da chiedersi cosa ci aspetta dopo l’approvazione del bilancio che appare sempre più come una scusa: altre varianti al PRG, la svendita del patrimonio del comune, il mercimonio di posti di lavoro nelle partecipate, le prebende del Piano sociale di zona.
Di questo passo, per saziare appetiti sempre più smodati, della città di Eboli non resterà più nulla e non è giusto secondo il Sindaco, che a pagare siano sempre gli ebolitani che meritano una nuova amministrazione.
Egli è solo vittima dei suoi stessi metodi: aver trattato con i singoli consiglieri per raccattare sedici voti su provvedimenti discutibili, a vantaggio di privati che si aggirano nel Municipio facendola da padroni e a danno di Eboli.
Ora paga dazio perché qualche consigliere gli chiede il conto. Hanno imparato come si fa ed intendono farsi ricompensare con prebende politiche di ogni sorta per i servigi resi, aumentando il “prezzo” giorno dopo giorno: l’assessore, l’ASIS, la Multiservizi.
Aver già messo mano alla giunta per due volte è solo il sintomo, ma la malattia resta lui con i suoi metodi, la sua ambizione, l’anteporre il suo destino personale, il suo tirare a campare, agli interessi dei cittadini che ne hanno già subito enormi danni.
Qualche esempio: lo scempio sulle colline di Eboli, prima con il parco fotovoltaico di San Donato che procura vantaggi a tutti gli interessati, tranne agli Ebolitani, poi con i trecento alloggi in zona agricola sopra Fontanelle del geom. Baglieri, quello che ha messo in ginocchio le casse del comune con il caso ‘Aracne’ intascando quasi due milioni di euro, infine la svendita del macello comunale, con una permuta che considera come ricavo per il comune anche le piazze, le strade ed i marciapiedi, opere che comunque si sarebbero realizzate con gli oneri di urbanizzazione.
Se questo è l’andazzo, c’è da chiedersi cosa ci aspetta dopo l’approvazione del bilancio che appare sempre più come una scusa: altre varianti al PRG, la svendita del patrimonio del comune, il mercimonio di posti di lavoro nelle partecipate, le prebende del Piano sociale di zona.
Di questo passo, per saziare appetiti sempre più smodati, della città di Eboli non resterà più nulla e non è giusto secondo il Sindaco, che a pagare siano sempre gli ebolitani che meritano una nuova amministrazione.
Eboli, 30.07.2012
Liberi e Riformisti
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