ARCHIVIOBiodiversità: un lupo alle porte di Napoli

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NAPOLI- Attenti al lupo! Si aggira, incredibile a credersi, a pochi chilometri da Napoli. A certificarlo uno studio sulla biodiversita’ nelle foreste di proprieta’ della Regione Campania di Roccarainola (quasi mille ettari nell’Agro Nolano) e Cuma (nei Campi Flegrei).

E proprio nella foresta di Roccarainola che si trova a ridosso di un’area fortemente ‘antropizzata’, occupata da aree industrializzate e che e’ completamente recintata (quindi una barriera in grado di influenzare gli spostamenti della fauna), sono state censite differenti specie tra le quali il ‘mitico’ lupo.

Tra faine e tassi, martore e volpi, ghiri e lepri, e’ spuntato l’animale, pare per due volte in un periodo di circa quattro mesi, da marzo a luglio dello scorso anno. Gli osservatori non hanno creduto ai loro occhi quando lo hanno avvistato, ”ma e’ stata una bellissima scoperta perche’ testimonia di un habitat unico” spiega Vito Amendolara, consigliere del governatore Caldoro per l’Agricoltura. Un passato da dirigente Coldiretti e fautore dell’agricoltura ‘multifunzionale’, Amendolara presentera’ venerdi’ prossimo in un incontro a Napoli i primi risultati del progetto di monitoraggio sulla biodiversita’, ”una strada importante per il futuro dei nostri territori” dice ricordando le iniziative varate nel 2011 in occasione dell’Anno internazionale delle Foreste. Lo studio realizzato dall’Asoim (Associazione studi ornitologici Italia meridionale) su incarico dell’Assessorato regionale all’Agricoltura testimonia di ”un’avifauna”, come dicono gli esperti, molto interessante.

In quattro mesi sono state censite 71 specie di uccelli. Rapaci diurni come Poiane (almeno 4/5 coppie nidificanti) mentre il falco pellegrino utilizza la foresta come territorio di caccia. E ancora rettili e anfibi come lucertole, ramarri, bisce, rospi. Insomma un giacimento naturale a cielo aperto? ”Si’, direi di si’ – afferma Amendolara – per il quale occorre proseguire lungo la strada della tutela e della valorizzazione in un contesto ambientale notoriamente difficile, per usare un eufemismo, e per il quale per troppi anni si e’ consentito tutto e il contrario di tutto…”.

Anche nella foresta regionale di Cuma (100 ettari) ci sono ricchezze faunistiche. Non il lupo, ma non lontano dal mare gli studiosi hanno messo in elenco tante specie. E’ una tipica foresta costiera caratterizzata dalla lecceta e dalla Duna fissata a macchia mediterranea, giudicata ”importantissima per l’avifauna migratoria”. Nel periodo di studio sono state ‘contattate’ 72 specie. Rilevante la presenza di uccelli rapaci diurni (gheppio, falco pellegrino, sparviere, poiana) e notturni (barbagianni, civetta, assiolo). E ancora beccacce di mare, berte maggiori e minori e via di questo passo. Amendolara non ha dubbi: ”E’ il nostro tesoro”. Lupo compreso.

 

(Angelo Cerulo, per Ansa)

Redazione Eolopress

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