ARCHIVIOCraxi: Napolitano lo ‘riscatta’, grazie di moglie e figli

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L’atteso intervento del Presidente Giorgio Napolitano che a dieci anni dalla morte di Bettino Craxi (nella foto) ha ‘sdoganato’ alla storia il leader socialista, ha suscitato ”viva emozione” nella moglie Anna, e nei figli Bobo e Stefania, che vi hanno letto i segnali per una ‘pacificazione generale”. Ma ha fatto anche ribollire l’Italia dei Valori che ha condannato interventi assolutori giudicandoli uno ‘sfregio alla storia’. Per contro il Pd ha colto nelle parole del presidente della Repubblica la portata ‘‘storica”, ossia, come ha rimarcato Pier Luigi Bersani, il fatto che ”gli errori” commessi li abbia pagati ‘‘molto cari e molto duramente”. Per questo – e’ stato l’invito del segretario Democratico – si deve avere ‘‘la serenita’ per fare un approfondimento di quelle vicende storiche e di quella personalita”‘. Una ”riflessione” che serva a ”mettere meglio in equilibrio i pesi e le misure di quella figura che e’ stata importante e che ha segnato certamente elementi di innovazione”.

Profondamente grati a Napolitano, i figli e la moglie di Craxi. La signora Anna ha subito risposto al Capo dello Stato con una lettera inviata da Hammamet nella quale manifesta ”viva emozione” per il ‘‘messaggio” del Quirinale e ”per le alte parole di apprezzamento che – ha scritto al presidente della Repubblica – Ella esprime nel suo ricordo, animato da una volonta’ di rendere al nostro Paese una lettura condivisa della nostra storia recente”. ”Mio marito – ha proseguito – lavoro’ tutta una vita per l’affermazione delle idee in cui egli ha creduto con passione ed entusiasmo per rafforzare i valori di democrazia e di liberta’ in Italia e nel mondo. Egli riposa in terra di Tunisia, ma non smise mai di pensare al bene dell’Italia e dei suoi concittadini”. Anche la figlia Stefania ha ringraziato Napolitano: ‘‘Nel suo messaggio non ha evitato nessuno dei problemi posti dalla tragica vicenda di mio padre, manifestando apertamente la stima e i sentimenti di amicizia che lo legano alla sua figura”. E il figlio Bobo e’ riconoscente per le parole di ‘‘verita’ e giustizia’‘, pronunciate dal presidente. ”Napolitano – ha detto – riconosce i suoi meriti politici di cui si sta parlando in questo decennale della sua scomparsa che deve essere incardinato in una una vicenda politica e storica di cui il nostro Paese deve essere compartecipe”.

Ma l’Italia dei Valori non ci sta e contesta celebrazioni e ‘riabilitazioni’. Massimo Donadi, capogruppo alla Camera, non ha fatto sconti al Colle: ”Quelle del Capo dello Stato – ha detto – mi sembrano affermazioni del tipo della Sibilla cumana che cambia il suo senso a seconda di come si mettono le virgole”. Mentre Antonio Di Pietro ha fatto sapere che preferisce ricordare la figura del giornalista Beppe Alfano: ‘‘Anch’egli e’ morto, ma – ha sottolineato – non da latitante, bensi’ ammazzato perche’ denunciava coloro che commettevano i reati, invece che commetterli’‘. E l’europarlamentare del partito di Di Pietro Luigi De Magistris ha contestato la ‘‘riabilitazione” di un ”latitante”, e ha lanciato il suo J’accuse:: ‘‘cancellare” quanto accaduto ”sarebbe uno sfregio alla storia del nostro Paese e a chi crede ancora oggi nella legalita’ e nella giustizia, oltre che nella Politica”.
ANSA

Redazione Eolopress

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