Secco l’intervento dell’esponente politico che prende le mosse da un’affermazione del primo cittadino di Eboli il quale aveva sottolineato la “distrazione” dei soldi pagati dai cittadini per l’acquisto di loculi e cappelle e che sarebbero dovuti servire per il completamento dell’ala nuova del Campo santo di Eboli. “I soldi che fine hanno fatto?”, chiedeva Melchionda a Rosania. “Ce lo chiediamo anche noi”, replica Vecchio. “Melchionda ha tra i suoi fedelissimi persone che erano nella vecchia giunta imputata della distrazione dei fondi. L’attuale assessore Cosimo Cicia era al Bilancio; l’attuale direttore generale, Gianfranco Masci, era presidente del collegio dei revisori del conto”.
Due esempi che fanno gridare Vecchio allo “scandalo". "Melchionda è chiamato a chiarire quanto affermato e se le cose dovessero stare come lui sostiene, allora dovrebbe inviare i documenti che attestano la distrazione di fondi alla Procura della Repubblica. Se le cose, invece, stanno in modo diverso allora le deve chiarire al Consiglio comunale e alla città”. Poi, però, “sarebbe il caso che tutta la giunta si dimettesse”. Vicenda ingarbugliata, prosegue Vecchio, come “caotica è l’intera gestione messa in atto da questo centro sinistra”. Prendendo spunto dal cimitero, l’esponente del centro destra sottolinea come “i servizi ad Eboli sono in gestiti in modo affannoso e tutti dati all’esterno. Penso alla raccolta dei rifiuti. La città fa la differenziata, eppure i cittadini non ne traggono benefici dal punto di vista economico”. Ancora. “Penso all’illuminazione pubblica, con un appalto fermo per un contenzioso sorto tra le due aziende partecipanti alla gara. Intanto in pieno centro l’illuminazione manca del tutto a causa dell’incapacità di gestire la manutenzione”. Parole dure anche nei confronti della gestione del “servizio idrico". "Nessun rinnovamento è stato fatto- continua- Si interviene solo a macchia di leopardo per mettere, qua e là, una pezza. E pensare che città come Parigi hanno reso pubblico il servizio, stessa soluzione che si sta prendendo in considerazione in Regione Campania”. Crisi piena, quindi. Basti pensare “al fatto che la fontana in piazza della Repubblica non sta funzionando. Una piazza senza fontana è un luogo senza vita”.
Al quadro per nulla incoraggiante che delinea Vecchio, si aggiunge
Stefano Gallotta